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GENOVA MEDICA/

OTTOBRE 2017

7

Vita dell’Ordine

Gli Ordini siano

la nostra famiglia

cifiche esigenze”.

Al settore legislativo è stata in-

vece dedicata l’Assemblea CAO, in cui si è parlato

della Legge Concorrenza, da poco in vigore, del

DDL Lorenzin sulla riforma degli Ordini delle Pro-

fessioni Sanitarie, che pare in via di approvazione,

della Legge Gelli-Bianco sulla Responsabilità Pro-

fessionale, per la quale stanno arrivando i Decreti

attuativi.

A conclusione della tre giorni, sabato 30 set-

tembre, il Convegno, ha “tirato le somme”:

“non

è stato un ‘parlarsi addosso’

- ha detto Renzo

-

ma abbiamo voluto ascoltare come ci vedono

‘gli altri’ affidandoci ai massimi esperti di legge,

economia e comunicazione”

.

A mettere il sigillo alla manifestazione è stata pro-

prio l’Informazione, con la cerimonia di assegna-

zione dei premi giornalistici “Good Writing”, offerti

dall’Ordine di Messina e dedicati, in questa prima

edizione, all’Odontoiatria.

“I giornalisti sono nostri alleati nella diffusione

della buona informazione

- conclude il Presidente

dell’Ordine dei Medici di Messina, e componente

del Comitato Centrale FNOMCeO, Giacomo Caudo

-

Siamo orgogliosi che proprio la nostra provincia

veda unite per la prima volta le tre professioni,

quella del Medico, quella dell’Odontoiatra, quella

del Giornalista, accomunate da principi deontolo-

gici simili, pur nelle peculiarità di ciascuno”

.

“La solidarietà espressa dai Colleghi è la più

sincera che ci possa essere, perché siete con-

sapevoli che tutti sareste potuti essere al mio

posto. Nessuno sconto, invece per le Istituzio-

ni, alle quali solo una cosa posso dire: io sono

stata violentata anche da voi”

.

Sono parole forti quelle che la dottoressa aggre-

dita a Trecastagni mentre svolgeva il suo turno

di Guardia Medica ha voluto rivolgere di fronte ai

suoi Colleghi: ai 106 Presidenti degli Ordini dei

Medici, riuniti nel Consiglio della loro Federazio-

ne Nazionale (FNOMCeO) e ai 106 Presidenti

delle Commissioni Albo Odontoiatri, insieme in

Assemblea plenaria nella sua Sicilia, a Giardini

Naxos (Messina).

“Quella della sicurezza è solo

la punta dell’iceberg

- ha spiegato.

Noi medici

abbiamo perso la dignità. La nostra professione

si è snaturata, è diventata una cosa che non è

più essere medico, è soffocata dall’affanno di

evitare le denunce, di seguire pedissequamen-

te i protocolli. Sfugge un concetto fondamenta-

Al Consiglio Nazionale FNOMCeO parla

la dottoressa aggredita

le: noi dobbiamo curare le persone”.

“Ho intrapreso questa strada per passione

- ha

raccontato - a

nche la scelta di fare la Guardia

Medica non è stata un ripiego, è stata una de-

cisione consapevole proprio perché volevo es-

sere in prima linea, vicina alle persone che sof-

frono. Le istituzioni non hanno semplicemente

lasciato sola me, mettendomi in pericolo e poi

umiliandomi quando la mia aggressione è stata

derubricata a infortunio sul lavoro

- ha prose-

guito -.

Il sistema rischia di travolgere la nostra

intera professione. Siamo tutti vittime: a questo

gli Ordini devono opporsi”.

Gli Ordini devono essere la casa, ma anche la

famiglia di noi medici

- ha concluso -.

E come

in una famiglia i genitori non devono essere

troppo permissivi con i figli, così è un errore as-

sumere un atteggiamento paternalistico verso

quei Colleghi che sbagliano”.

“Va recuperata l’autorevolezza del nostro ruolo

- ha confermato il Presidente della FNOMCeO

Roberta Chersevani -.

Grazie per le tue parole,

è un onore averti conosciuto

".

L'appello della Collega non è rimasto inascolta-

to: molte le proposte emerse dal Consiglio, che

verranno raccolte e riassunte in una Mozione.