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GENOVA MEDICA/

OTTOBRE 2017

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che analizza, alle luce delle normative vigenti, i

punti di forza e le problematiche di questo istituto.

Guida dell’Agenzia delle Entrate

per i lavoratori italiani all’estero

C

ome evitare la doppia imposizione, come

funziona il credito per le imposte pagate

all’estero, quando è necessario iscriversi all’AIRE

(Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero): que-

sti alcuni dei temi trattati nella nuova guida online

dell’Agenzia dedicata ai lavoratori italiani all’estero.

La brochure, di accesso semplice e intuitivo alle

informazioni sugli argomenti fiscali di maggior in-

teresse, è curata dall’Ufficio Comunicazione delle

Entrate ed è disponibile nella sezione “L’ Agenzia

informa” del sito

www.agenziaentrate.gov.it.

Le imposte all’estero dalla A alla Z

- Dal con-

cetto di residenza fiscale, per chiarire come, dove

e in che modo i lavoratori all’estero devono pagare

le tasse, alle convenzioni contro le doppie imposi-

zioni, per evitare il pagamento delle imposte sia

nel Paese di produzione del reddito sia in quello di

residenza: questi alcuni punti illustrati nella guida

delle Entrate per chiarire a tutti i contribuenti le re-

gole fiscali che si applicano a chi lavora all’estero,

ma ha ancora la residenza in Italia e quelle valide

per chi è iscritto all’AIRE.

Iscrizione all’AIRE e credito d’imposta, come

mettersi in regola con la voluntary

- Un capi-

tolo della pubblicazione online, inoltre, è rivolto a

chi, per vari motivi, non si è iscritto all’AIRE e non

ha presentato la dichiarazione dei redditi per gli

anni precedenti ma vuole rimediare. Infatti,

in base al Dl n. 50/2017, fino al 30 settem-

bre 2017 questi contribuenti potranno

evitare di perdere il diritto al credito per

le imposte pagate all’estero a titolo de-

finitivo, presentando domanda di accesso

alla procedura di “collaborazione volonta-

ria” e indicando in essa i redditi di lavoro

dipendente o di lavoro autonomo in pre-

cedenza non dichiarati in Italia.

Previdenza:

il riscatto

L

a pensione si costruisce da giovani per goder-

sela da vecchi! Dopo una certa età far qualco-

sa per avere una pensione migliore è molto diffici-

le per i costi elevati. Inoltre gli impegni economici

non ammettono sbagli, guai agli errori ...

Uno degli istituti da non sottovalutare è quello del

«riscatto», anche se, purtroppo, molto sottovaluta-

to dai giovani, quando la vecchiaia è lontana, i soldi

sono pochi ed è scarsa la conoscenza delle possi-

bilità e dei vantaggi che può comportare il riscatto

di laurea, delle specializzazioni, ecc. Da tenere ben

presente il vantaggio fiscale: i contributi del riscat-

to sono totalmente deducibili dal reddito imponibi-

le ai fini IRPEF col conseguente recupero in base

all’aliquota marginale IRPEF e relative addizionali

regionali e comunali (recupero dal 30 al 45% e

più), purché ci sia capienza. Inoltre, attualmente

nelle pensioni INPS e fondi sostitutivi o esonera-

tivi, la dilazione dei pagamenti, a rate mensili in 5

anni, è senza interessi. La domanda non è vinco-

lante e può essere lasciata decadere all’arrivo del

piano di riscatto e rinnovata in seguito.

Di notevole interesse è la Guida (reperibile on-

line) sul riscatto della laurea recentemente pubbli-

cata dalla Fondazione Studi consulenti del lavoro,

Valore del riscatto ai fini della pensione

La contribuzione da riscatto ha lo stesso valore

della contribuzione obbligatoria e, pertanto, au-

mentando l’anzianità contributiva, è utile sia ai

fini del diritto che della misura della pensione.

Col riscatto il lavoratore ottiene un incremento

della misura della pensione e un anticipo dell’e-

tà pensionabile (pensione anticipata).

Va tenuto presente che il riscatto ha efficacia

ab origine,

nel senso che il versamento degli

oneri contributivi si considera come se fosse

stato tempestivamente acquisito alla posizione

assicurativa del lavoratore. Ne deriva che i pe-

riodi antecedenti al 31 dicembre 1995 vengono

valorizzati col sistema retributivo.

Medicina in breve