GENOVA MEDICA/
OTTOBRE 2017
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In primo piano
zarla (poveri illusi). Nel mio percorso di malattia ho
incontrato anche qualche Grande Medico, prima
di tutto grandi uomini e grandi donne. Mai in po-
sizioni apicali.
Quando l’inverno lasciava il posto alla primavera,
c’era un rituale oltre al cambio degli armadi: met-
tere via gli scarponi da sci e togliere il parabrezza
alla Vespa. In quale cartella archiviare due cose
così ingombranti? Quale soffitta può contenere le
nostre passioni, le nostre abitudini? Credo che sia-
no lutti belli e buoni, quindi solo la memoria può
contenere certi voluminosi bagagli, a patto che ri-
cordare non significhi rimpiangere, così come per
i nostri morti non dovremmo nutrire sensi di colpa.
Il gusto del ricordo è dolce solo se si accompagna
alla gratitudine per avere in soffitta una “provvista
di felicità” da consumare quando scarseggia.
La metafisica della malattia potrebbe essere sin-
tetizzata in un complesso di ragionamenti sul Sé
e sull’esistenza, un dialogo interno non solipsistico
ma finalizzato a sciogliere i fili aggrovigliati dalla
sofferenza per rammendare la tela dell’esistenza.
Al di là delle metafore funamboliche, “A chi je toc-
ca non s’ingrugna” (proverbio romanesco). Chi ha
la fortuna di avere ancora tutti gli apparati e i si-
stemi funzionanti se non integri, è pregato di assi-
stere con rapimento a questo miracolo quotidiano,
che ogni ora, ogni minuto, ogni secondo si avvera:
un occhio che vede, un orecchio che sente, un
polmone che respira, un cuore che batte. Pensate
intensamente a un glomerulo che filtra, un tubulo
che concentra e una vescica che contiene e svuo-
ta a comando: bello come un tramonto, imponen-
te come il mare, parabola della fragile perfezione
dell’uomo nel suo perenne equilibrio dinamico.
Credo che forse con questo semplice esercizio,
staremmo meglio con noi stessi e saremmo più
performanti con i pazienti.
Per me, la metafisica della malattia, è mettere a di-
sposizione di chi vuole ascoltare la storia della mia
disavventura, e non perché - come si suol dire - altri
non abbiano a patire quello che ho patito io: questa
è una solenne fesseria, ognuno soffre a modo suo.
Ma tutti quelli che soffrono hanno bisogno di aiuto.
Io ho deciso di fare il Medico per questo. E voi?
È
stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
n.228 l’avviso relativo al bando per l’am-
missione dei Medici alle Scuole di Specializza-
zione di area sanitaria, per l’Anno Accademico
2016/2017. Rispettato così il cronoprogramma
diffuso lo scorso 17 settembre dalle Ministre
dell’Istruzione e della Salute, Valeria Fedeli e Be-
atrice Lorenzin, che prevedeva la pubblicazione
del bando per venerdì 29 settembre e la prova
nazionale martedì 28 novembre.
Il testo integrale del bando ed i relativi allegati su:
www.miur.gov.it-
www.universitaly.it www.omceoge.orgSpecializzazioni mediche:
pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale l’avviso del bando
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