GENOVA MEDICA/
OTTOBRE 2017
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In primo piano
chiamate di e-Call (sistemi che dovrebbero di-
ventare obbligatori in Italia come lo sono già in
buona parte d’Europa) provenienti in automatico
da autoveicoli coinvolti in incidenti, permettendo
la precisa localizzazione dell’evento e, se la mac-
china è dotata di Bluetooth, la fonia direttamente
con le persone presenti nell’abitacolo senza che
queste debbano utilizzare il cellulare.
CdR
-
Se un utente compone i vecchi numeri
dedicati per le urgenze (113, 115, 118...) che
succede?
F.B./S.C.
- Nulla. Semplicemente queste chia-
mate vengono trasferite direttamente alla CUR.
Bisogna specificare che i cellulari di ultima gene-
razione sono già impostati per inviare le chiamate
di emergenza al numero 112. Inoltre, l’esperienza
di questi primi sei mesi ci dice che circa il 50%
dei liguri compone il numero 112 per esigenze di
emergenza sanitaria. Questo sta a significare che
il Numero Unico è sempre più conosciuto come
il Numero dell’Emergenza e, di conseguenza, tut-
to il sistema inizia ad essere percepito come un
“unico” sistema.
CdR
-
Per quanto riguarda il mondo sanitario,
anche la Continuità Assistenziale (ex Guar-
dia Medica) fa parte del 112?
F.B./S.C.
- No, non ne fa parte in quanto non è
un numero di emergenza. E’ ovviamente sempre
possibile che un utente componga il numero 118
(è sempre accaduto anche in epoca pre NUE) o
il numero 112 e in questo caso si è concordato
di trasferire questa richiesta alla Centrale dell’E-
mergenza Sanitaria. A questo livello viene deciso
se gestire direttamente la chiamata o trasferirla
alla Centrale della Guardia Medica. Sappiamo
che molte chiamate alla Guardia Medica ad una
più attenta valutazione del Medico della centrale
necessitano, in realtà, di un intervento di emer-
genza/urgenza. Ed è ovviamente vero anche il
contrario. La vera novità è che i diversi numeri
regionali della Continuità Assistenziale verranno
sostituiti dal Numero Unico Nazionale per l’ac-
cesso ai servizi di cure mediche non urgenti e al-
tri servizi sanitari: 116117. Attualmente il numero
europeo 116117 è attivo solo in Germania ed
Austria. In Italia le centrali, attive h24, dovrebbero
essere dei centri di risposta corrispondente alla
ASL di appartenenza, ma a seconda dei diversi
modelli organizzativi regionali, potranno essere
possibili anche accorpamenti sulla base dello
stesso distretto telefonico. L’obiettivo dichiarato
è quello di mettere in contatto l’utente con un
operatore competente, oppure con un medico,
per assicurare assistenza o consulenza sanita-
ria nella gestione della domanda assistenziale
a bassa intensità/priorità. Quindi la centrale del
numero 116117 potrà gestire non solo la Conti-
nuità Assistenziale, considerato un “servizio ero-
gabile obbligatorio”, ma anche tutta una serie di
servizi opzionali quali, ad esempio, di sanità pub-
blica: certificati, vaccinazioni, richieste di ricoveri,
modalità di accesso a visite, prenotazioni di esa-
mi, richieste di medici a domicilio ecc.
CdR
-
Su quotidiani e social vi sono parec-
chie lamentele per i tempi di risposta alle ur-
genze che appaiono dilatati rispetto al pas-
sato; è un’osservazione corretta?
F.B./S.C.
- Credo che queste lamentele siano in
qualche modo fisiologiche per un servizio nuovo
e così complesso, inoltre gli attori coinvolti sono
molto diversi per abitudini ed organizzazione.
Naturalmente il passaggio attraverso la CUR ha
un tempo di gestione (dal momento della rice-
zione della chiamata al momento del passaggio
al PSAP2) che attualmente è mediamente di
1’20’’, assolutamente in linea con i tempi delle
altre Centrali CUR (3 in Lombardia, 2 in Piemon-
te, 1 per il Trentino, per l’Alto Adige, per il Friuli,
per la Sicilia Orientale e per Roma capitale). La
Centrale risponde all’utente in media in circa 5
secondi (pari ad uno squillo telefonico). Questa
tempistica, anche se già discreta, può essere
ulteriormente migliorata, soprattutto, nella fase
di passaggio della scheda/fonia ai PSAP2. In